Smart City

Ultima modifica: 19 Settembre 2013


In un contesto di cambiamenti economici e tecnologici causati dalla globalizzazione e il processo di integrazione, l'Unione Europea lancia una sfida alle città con il progetto Smart City, proponendo loro di attuare tutte quelle azioni in grado di combinare simultaneamente competitività e  sviluppo urbano sostenibile. 

Il progetto Smart City è diretto alle città di medie dimensioni 1  e alle loro prospettive di sviluppo.

L’obiettivo dell'iniziativa è quello di ottenere una città  che attiri gli investitori stranieri e contribuisca allo sviluppo dell’imprenditoria locale, grazie all’incremento di tecnologie pulite ed efficienti e soprattutto a bassa emissione di CO2.  
L'’Unione finanzierà 30 città che presenteranno un progetto di sviluppo in sintonia con l’ambiente. Per ogni paese verrà scelta una sola città, che riceverà direttamente da Bruxelles 11 miliardi in 10 anni. I finanziamenti andranno a quelle città che, oltre alla qualità del progetto, avranno saputo creare anche un buon tessuto di investitori privati.

Le smart cities possono essere identificate (e misurate) nelle seguenti azioni:

Mobilità
Una città smart è una città in cui gli spostamenti sono agevoli, che garantisce una buona disponibilità di trasporto pubblico innovativo e sostenibile, che promuove l’uso dei mezzi a basso impatto ecologico come la bicicletta, che regolamenta l’accesso ai centri storici privilegiandone la vivibilità (aree pedonalizzate); una città smart adotta soluzioni avanzate di mobility management e di infomobilità per gestire gli spostamenti quotidiani dei cittadini e gli scambi con le aree limitrofe.

Ambiente
Una città smart promuove uno sviluppo sostenibile che ha come pilastri la riduzione dei rifiuti, la differenziazione della loro raccolta, la loro valorizzazione economica; la riduzione drastica delle emissioni di gas serra tramite la limitazione del traffico privato, l’ottimizzazione delle emissioni industriali, la razionalizzazione dell’edilizia così da abbattere l’impatto del riscaldamento e della climatizzazione; la razionalizzazione dell’illuminazione pubblica; la promozione, protezione e gestione del verde urbano ; lo sviluppo urbanistico basato sul “risparmio di suolo”, la bonifica delle aree dismesse.

Turismo e cultura
Una città smart promuove la propria immagine turistica con una presenza intelligente sul web; virtualizza il proprio patrimonio culturale e le proprie tradizioni e le restituisce in rete come “bene comune” per i propri cittadini e i propri visitatori; usa tecniche avanzate per creare percorsi e “mappature” tematiche della città e per renderle facilmente fruibili; promuove un’offerta coordinata ed intelligente della propria offerta turistica in Internet; offre ai turisti un facile accesso alla rete e dei servizi online in linea con le loro esigenze.

Economia della conoscenza e della tolleranza
Una città smart è un luogo di apprendimento continuo che promuove percorsi formativi profilati sulle necessità di ciascuno; un città smart offre un ambiente adeguato alla creatività e la promuove incentivando le innovazioni e le sperimentazioni nell’arte, nella cultura, nello spettacolo; si percepisce e si rappresenta come un laboratorio di nuove idee; privilegia la costruzione di una rete di reti non gerarchica, ma inclusiva, in cui i vari portatori di interesse e le loro comunità possano avere cittadinanza e voce; sviluppa alleanze con le università, ma anche con le agenzie formative informali; dà spazio alla libera conoscenza e privilegia tutte le forme in cui il sapere è libero e diffuso.

Trasformazioni urbane per la qualità della vita
Una città smart ha una visione strategica del proprio sviluppo e sa definire in base a questa scelte e linee di azione; considera centrale la manutenzione del suo patrimonio immobiliare e la sua efficiente gestione e usa tecnologie avanzate per questo obiettivo; fonda la propria crescita sul rispetto della sua storia e della sua identità e privilegia in questo senso il riuso e la valorizzazione dell’esistente in un rinnovamento che si basa sulla conservazione; nel suo sviluppo fisico crea le condizioni per promuovere la coesione e l’inclusione sociale ed elimina le barriere che ne impediscono la sua completa accessibilità per tutti i cittadini.


 
 

Note

1.  Intendendo per medie dimensioni le città con popolazione urbana tra 100.000 e 500.000 , almeno una Università (per escludere le città con conoscenza base deboli), bacino di utenza inferiore a 1.500,000 abitanti (per escludere le città che sono dominati da una città più grande).


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