Museo del Mare

Progetto: 
Guillermo Vasquez Consuegra, J. Jemenez Canas, Andrea Pepe, Insur JG SL, Sandro Morandi, Elio Montaldo
Direzione lavori: 
Paolo Insogna
Impresa esecutrice: 
GALATA s.c.a.r.l. (Genova) - CARENA S.p.A. (Genova) CEMEDILE (Genova) - CNS (Milano) SERALWALL (Trezzo d’Adda) - ITALSERVIZI (Terni) GOZZO IMPIANTI (Pianezza)
Costo finanziamento: 
21.000.000 di euro legge 29/2001, Comune di Genova URBAN II, Compagnia di San Paolo, Porto Antico di Genova S.p.A.

L’intervento di recupero del quartiere Galata, il più antico edificio sopravvissuto dell’area, rappresenta il tassello più importante del programma di riqualificazione e riconversione funzionale della Darsena comunale.

Le prime strutture della Darsena risalgono al Duecento, furono ampliate nel Seicento e riconvertite nel secolo successivo come deposito per l’Arsenale. Nel periodo napoleonico gli edifici vennero spogliati delle attrezzature che da secoli conservavano, in seguito l’amministrazione sabauda li ristrutturò, facendone il deposito più grande e imponente dell’Arsenale Marittimo genovese. Con la donazione del Duca di Galliera del 1876 si posero le condizioni per la cessione al Comune della Darsena, a uso di depositi commerciali secondo il modello dei docks londinesi, dando luogo a un contenzioso secolare solo da poco risolto con la definitiva sdemanializzazione. I magazzini rimasero attivi fino alla seconda guerra mondiale.

L’edificio spicca per l’originalità del sistema costruttivo ad arconi sovrapposti, direttamente a contatto con il mare per accogliere le imbarcazioni in riparazione.

Il progetto, selezionato a seguito di concorso internazionale, ha previsto opere di restauro conservativo dell’edificio funzionali all’insediamento del nuovo Museo. Sul fronte principale e stata demolita la fatiscente struttura in cemento armato, aggiunta intorno agli anni 20 del Novecento, ed è stata realizzata una nuova facciata in vetro e alluminio, esterna al volume murario originale, per ospitare i servizi e gli impianti. Nella facciata prospiciente via Gramsci sono stati demoliti i tamponamenti fra i contrafforti e realizzati nuovi percorsi tra i vari livelli dell’edificio. All’interno, in uno spazio a doppia altezza della galleria nord, è stata ricostruita una galea genovese. All’ultimo piano e previsto l’insediamento di un ristorante.

Il Museo, che occupa circa 10mila m2 ed è organizzato in una ventina di sale, segue l’evoluzione del porto e della città a partire dall’Alto Medioevo, con un approccio rigorosamente scientifico che pone molta attenzione alla multimedialità e all’interattività.

Macroprogetto associato: 
GeNova04

UrbanCenter Comune di Genova