La riconversione dell’area “Ex Piombifera” in via Lodi

L’area interessata dalla proposta progettuale è posta in prossimità della confluenza del rio Preli con il torrente Bisagno, disposta perpendicolarmente al corso d’acqua principale, con una forma allungata all’interno dello stretto fondovalle ai piedi della collina di Preli.

Sul versante opposto sono presenti due edifici pubblici attrattori di utenza: il plesso scolastico Mazzini e la parrocchia di S. Bartolomeo di Staglieno; l’area si chiude ad ovest con un suggestivo tratto dell’acquedotto storico.

Il lotto è occupato quasi interamente dagli edifici produttivi e dai relativi uffici, per una superficie di circa 6.500 metri quadrati; ad oggi il loro insediamento è in stato di abbandono e in condizioni di degrado.

Il Liquidatore della Società La Piombifera s.r.l.  ha presentato istanza, ai sensi dell’art. 7 della L.R. 49/20091  al fine di avviare la procedura di approvazione e conseguire i relativi titoli abilitativi per un progetto di demolizione e ricostruzione, con riqualificazione urbanistica ed ambientale degli immobili e dell’area sede dell’ex Stabilimento “La Piombifera” sito in Genova Molassana, via Lodi 15 r.

La proposta renderà disponibili aree per la realizzazione di servizi ed opere pubbliche a scomputo oneri, quali impianti sportivi, ampliamento di via Lodi anche per la messa in sicurezza della scuola e della parrocchia e zone verdi nonché per la ricucitura dei percorsi pedonali di versante. Ulteriore intervento previsto è la messa in sicurezza del rio Preli, all’interno del lotto di interessato, in coerenza con il vigente Piano di Bacino -  secondo le indicazioni dell’Ente competente – e del progetto preliminare del nuovo P.U.C.

La proposta progettuale prevede che la quota parte di Edilizia Residenziale Pubblica connessa all’intervento è attuata prevedendo la realizzazione di alloggi di superficie adeguata alla normativa di riferimento.

La proposta d’intervento si qualifica quale progetto edilizio convenzionato in variante al P.U.C. vigente e a quello adottato limitatamente alle modalità di attuazione, pertanto il Consiglio comunale, con Deliberazione n° 7 adottata nella seduta del 7 febbraio 2012, ha espresso il suo preventivo assenso per la promozione della variante urbanistica ai sensi dell’art. 59 della legge regionale 36/97.

La variante al P.U.C. vigente consiste nell’apportare un aggiornamento alla Tavola n. 29 riazzonando l’area in oggetto da sottozona DD a sottozona BB-RQ con individuazione della Norma Speciale, il cui perimetro coincide con il lotto d’intervento e parte dei sedimi stradali pubblici, al fine di consentire sia la demolizione dei fabbricati produttivi esistenti che la ricostruzione in sito, ai sensi dell’art. 7 della L.R.49/09.

Relativamente al progetto preliminare del P.U.C. adottato con D.C.C. n° 92/2011, vigente in salvaguardia, la proposta progettuale, conformemente alle indicazioni del Distretto di Trasformazione Urbana 2.07, “Nuova Val Bisagno” settore 6, è coerente con gli obiettivi della trasformazione. La variante in essere si concretizza, pertanto, con l’inserimento nelle “Modalità di attuazione” della scheda delle norme di congruenza del Distretto, limitatamente al settore 6, di una Norma Speciale.

 

 

 

 

 

 

 

 

                    

La Legge Regionale n. 49 recante “Misure urgenti per il rilancio dell’attività edilizia e per la riqualificazione del patrimonio urbanistico-edilizio ha carattere straordinario e disciplina gli interventi atti a promuovere la riqualificazione funzionale, architettonica e statica degli edifici riconosciuti incongrui attraverso l’applicazione di nuove tecnologie per la sicurezza antisismica, l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale, consentendo l’ampliamento sino al 35%, del volume esistente fuori terra.                 

Le fasi

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