Il PRUSST del Comune di Genova

L’area del PRUSST del Comune di Genova é quella compresa fra le valli dei torrenti Bisagno e Polcevera, articolata nei tre ambiti principali del Centro storico con il porto antico, la Val Polcevera e la Val Bisagno. Si tratta, quindi, di gran parte del territorio cittadino e, nello specifico, di parti risultate essenziali per lo sviluppo e la storia della città nel periodo anteriore alla "grande guerra", ancor oggi connotate e condizionate da decisioni strutturali assunte anche un secolo fa.

Il fine primario del PRUSST, che ha durata decennale (marzo 2012), é quello di attivare un insieme di interventi coerenti con l’obiettivo di riordino e di riqualificazione territoriale, considerato fattore indispensabile per il rilancio economico che la città intende perseguire attraverso una strategia articolata di interventi e azioni, funzionali a una riconversione diversificata del proprio apparato produttivo.

Il PRUSST tende infatti a riattrezzare complessivamente il nucleo centrale del sistema metropolitano, portando a compimento un sistema rinnovato di infrastrutture e di dotazioni logistiche tale da sostituire quello "storico", impiantato e implementato nell’epoca della prima industrializzazione e rinnovato solo in maniera limitata nei decenni successivi, al fine di rendere competitiva l’offerta dell’intera area metropolitana e con l’obiettivo di attivare un processo organico di reinsediamento di attività economiche durature.

Gli interventi riguardano le tematiche relative a:

  • mobilità sostenibile per razionalizzare i trasporti, con l’obiettivo di diminuire i tempi di percorrenza, creare le strutture per la sosta e il parcheggio di cui la città è carente, separare gli assi di grande viabilità dal tessuto urbano abitativo, individuare alternative all’uso del mezzo privato, intervenire con mezzi di trasporto "sostenibili", razionalizzare la mobilità delle merci;
  • sostenibilità del tessuto urbano per recuperare il paesaggio, recuperare spazi aperti fruibili dalla collettività, fornire e/o rendere disponibili servizi ai cittadini, ripensare e razionalizzare le diverse infrastrutture cittadine;
  • aspetti sociali per rafforzare lo sviluppo del turismo compatibile, fare animazione economica a favore della piccola e media impresa, razionalizzare le aree ex industriali per renderle disponibili per nuovi insediamenti;
  • messa in sicurezza dai rischi di carattere ambientale, idrogeologico e industriale.

Con le tre tranche di finanziamento di quasi 9 milioni di euro fin qui erogate dal Ministero sono stati realizzati interventi relativi al nuovo mercato di Bolzaneto, alla progettazione dell’intervento di Ponte Parodi, al recupero di palazzi storici, quali, fra gli altri, i palazzi dei Rolli, il museo del Mare, il museo Mazziniano, la chiesa di Santo Stefano e gli edifici di via XX Settembre.
 

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