RACCOMANDAZIONI SULLE PROBLEMATICHE DELLA VALBISAGNO
Le problematiche della Valbisagno
Il primo ambito territoriale esaminato è stato quello della Valbisagno, con i problemi ambientali che la interessano e l’hanno interessata. Temi oggetto di particolare approfondimento da parte del Comitato sono stati: il Cimitero di Staglieno, l’inceneritore della Volpara, la presenza del Fangodotto, quella deicamini dei forni adibiti alla cremazione. L’Osservatorio ha esaminato tutta la documentazione esistente, sia ambientale sia sanitaria, incluso i dati relativi ai flussi di traffico auto veicolare e pubblicazioni concernenti l’inquinamento da mercurio ed altri metalli pesanti. Dopo un lungo ed attento lavoro, ha predisposto le seguenti raccomandazioni:
RACCOMANDAZIONI SULLE PROBLEMATICHE DELLA VALBISAGNO, con particolare riferimento al quartiere di Staglieno-Volpara-Gavette:
- accelerare, d’intesa con la Regione, gli atti necessari alla delocalizzazione del fangodotto della Volpara;
- eseguire una nuova campagna di rilevamento odori molesti a distanza di un anno dalla precedente per verificare eventuali persistenze o modifiche dei risultati, anche alla luce delle perduranti segnalazioni degli abitanti della zona
- promuovere indagini finalizzate ad individuare eventuali altre fonti di cattivi odori (diverse dal fangodotto), con l’obiettivo di una rapida eliminazione;
- chiedere all’ARPAL l’effettuazione di analisi di contaminanti chimici, in particolare per il mercurio sui terreni che i modelli diffusionali hanno individuato come possibili zone di ricaduta dei fumi emessi dal forno crematorio, utili a consentire agli organi competenti l’assunzione degli eventuali provvedimenti necessari a tutela della salute dei cittadini;
- comunicare ai responsabili di AMT le segnalazioni pervenute all’Osservatorio Ambiente Salute dagli abitanti della Valbisagno, in merito al possibile inquinamento prodotto dall’accensione anticipata degli autobus presenti nella rimessa di Gavette, con richiesta di attivare iniziative utili a migliorare la situazione;
- sollecitare alla Regione la realizzazione di un’indagine ambientale ed epidemiologica, che aggiorni sullo stato di salute dei cittadini che risiedono nelle aree più disagiate della vallata
- verificare la reale distribuzione sul territorio delle attuali emissioni da traffico veicolare o da altre sorgenti inquinanti, anche al fine di valutare in collaborazione con la Provincia, se l’attuale centralina di monitoraggio della qualità dell’aria risulti idonea e adeguatamente rappresentativa;
- prevedere una successiva fase, dopo un congruo periodo di tempo, con verifica degli interventi proposti e monitoraggio delle auspicate migliorie in termini ambientali e di salvaguardia della salute.